Vi è una psicopatologia della vita quotidiana ai tempi della globalizzazione?
L’autore affronta tale quesito senza cadere in uno sforzo speculativo teorico o epistemologico, bensì incarnandosi nelle storie di ragazzi affetti da disturbi alimentari, oggi così diffusi (anoressia, bulimia, obesità, vigoressia, ortoressia), per precipitare dentro le esperienze di vita di ciascuno, trovando alcuni spunti di riflessioni sui grandi temi umani che oggi vengono trattati, talvolta, con discreta banalità: la sessualità, la differenza di genere, le genitorialità, le dipendenze, gli abusi e i traumi.
Il medium del discorso è il corpo, che smette di essere sostanza dialettica e aperta al mondo per diventare un’icona disumanizzata.
L’autore affronta tale quesito senza cadere in uno sforzo speculativo teorico o epistemologico, bensì incarnandosi nelle storie di ragazzi affetti da disturbi alimentari, oggi così diffusi (anoressia, bulimia, obesità, vigoressia, ortoressia), per precipitare dentro le esperienze di vita di ciascuno, trovando alcuni spunti di riflessioni sui grandi temi umani che oggi vengono trattati, talvolta, con discreta banalità: la sessualità, la differenza di genere, le genitorialità, le dipendenze, gli abusi e i traumi.
Il medium del discorso è il corpo, che smette di essere sostanza dialettica e aperta al mondo per diventare un’icona disumanizzata.