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Luciano di Samosata (Λουκιανός ὁ Σαμοσατεύς), scrittore, retore e filosofo siro di lingua greca, celebre per la sua arguzia e per la forte irriverenza dei suoi corrosivi scritti satirici, è stato uno dei più eclettici e poliedrici autori che caratterizzarono il II° secolo d.C., e specialmente il periodo della Seconda Sofistica. Vicino all’Epicureismo, ci ha lasciato delle opere fondamentali della letteratura romana imperiale, tra cui la Storia Vera , un racconto onirico-visionario e fantastico di viaggi al di là delle colonne d'Ercole e addirittura nel cosmo, i Dialoghi degli Dei , i Dialoghi…mehr

Produktbeschreibung
Luciano di Samosata (Λουκιανός ὁ Σαμοσατεύς), scrittore, retore e filosofo siro di lingua greca, celebre per la sua arguzia e per la forte irriverenza dei suoi corrosivi scritti satirici, è stato uno dei più eclettici e poliedrici autori che caratterizzarono il II° secolo d.C., e specialmente il periodo della Seconda Sofistica. Vicino all’Epicureismo, ci ha lasciato delle opere fondamentali della letteratura romana imperiale, tra cui la Storia Vera, un racconto onirico-visionario e fantastico di viaggi al di là delle colonne d'Ercole e addirittura nel cosmo, i Dialoghi degli Dei, i Dialoghi marini, i Dialoghi dei morti, i Dialoghi delle cortigiane, e il trattato Come si deve scrivere la storia, un’esortazione ad una storiografia fondata sull'obiettività e lontana da ogni forma di adulazione dei potenti. Le sue opere sono in genere caratterizzate da un sottile intento critica e da una marcata vena satirica nei confronti delle scuole ufficiali così come dei pregiudizi dell'opinione volgare.
Il dialogo di Luciano Prometeo o Il Caucaso (Προμηθεὺς ή Καύκασος) si caratterizza come di genere mitologico, ed è incentrato sulla drammatica vicenda del Dio Titano Prometeo, benefattore dell’umanità, punito da Zeus per aver osato restituire agli esseri umani il Sacro Fuoco della Conoscenza e da questi condannato ad essere incatenato sulle rocce di una vetta del Caucaso, dove un’aquila ogni giorno gli avrebbe divorato il fegato, destinato a ricrescergli il giorno successivo per rinnovare il supplizio.
Con introduzione di Nicola Bizzi.