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L’occasione per costituire, tra le scuole del territorio, una rete tematica che affrontasse il problema del contrasto alla dispersione scolastica in un’ottica sistemica è stata fornita, nella primavera del 2014, dal Bando MIUR DDG 25 del 7 febbraio 2014 Progetti in materia di apertura delle scuole e prevenzione della dispersione scolastica in attuazione dell’art. 7 del decreto legge 12 settembre 2013, n. 10. Il bando ministeriale prevedeva la candidatura di istituzioni scolastiche, singolarmente o in rete tra loro, per l’acquisizione di finanziamenti destinati ad interventi immediati per la…mehr

Produktbeschreibung
L’occasione per costituire, tra le scuole del territorio, una rete tematica che affrontasse il problema del contrasto alla dispersione scolastica in un’ottica sistemica è stata fornita, nella primavera del 2014, dal Bando MIUR DDG 25 del 7 febbraio 2014 Progetti in materia di apertura delle scuole e prevenzione della dispersione scolastica in attuazione dell’art. 7 del decreto legge 12 settembre 2013, n. 10. Il bando ministeriale prevedeva la candidatura di istituzioni scolastiche, singolarmente o in rete tra loro, per l’acquisizione di finanziamenti destinati ad interventi immediati per la rimotivazione e il recupero degli studenti in difficoltà. Un’iniziativa certamente utile, ma che, come molte altre, avrebbe rivelato il proprio limite nel carattere di episodicità e di occasionalità che contraddistingue questa tipologia di provvedimenti. Infatti, esaurita l’efficacia temporanea dell’intervento, spesso concepito come “aggiuntivo” rispetto all’ordinarietà del fare scuola, occorre attendere nuove risorse per “ tamponare” altre situazioni di analoghe difficoltà. Da tempo la riflessione su quanto accade nelle nostre scuole ci avverte di una realtà differente: la problematica dell’insuccesso risulta presente, strutturalmente, in tutte le classi; le difficoltà di apprendimento, i disagi, i rendimenti scarsi non costituiscono l’eccezione ma rappresentano la normalità nei percorsi scolastici di numerosi studenti. Di conseguenza, non possiamo accontentarci di risposte una tantum, che prevedono progetti straordinari per contrastare l’insuccesso, ma occorre ripensare su un piano organizzativo e istituzionale l’intero modello di scuola. Per questa ragione, le scuole lodigiane hanno voluto accompagnare la ripartizione del finanziamento ministeriale tra tutte le 28 istituzioni scolastiche della provincia (per un importo pari a 40.000 euro) con una riflessione congiunta sulle “azioni di sistema” che possono arginare la disaffezione dei ragazzi verso lo studio e recuperare la funzione della scuola come opportunità di crescita per tutti i suoi alunni. È stato così intrapreso un percorso di ricerca-azione, guidato da un docente di elevata professionalità e di grande passione come il prof. Pierpaolo Triani (Università Cattolica del Sacro cuore, sede di Piacenza) e sostenuto dall’ Ufficio Scolastico Regionale della Lombardia nell’ambito della promozione delle reti territoriali di scuole per la progettazione didattica ed organizzativa. Le modalità di indagine e gli strumenti di analisi proposti dal prof. Triani hanno condotto le scuole a individuare diversi punti di attenzione, rispetto ai quali ripensare il processo di insegnamento-apprendimento come ambito in cui sviluppare o rafforzare strategie per prevenire le più comuni forme di disagio. Il percorso è servito anche a mettere in luce e a socializzare, in particolare, le esperienze più significative, ovvero a permettere alle scuole di confrontarsi con le pratiche delle altre scuole in una logica di continuità orizzontale e verticale. A seguito dell’intensa attività di confronto e condivisione si è inoltre ritenuto opportuno ampliare il raggio della riflessione comune attraverso l’organizzazione di uno specifico Seminario di Studio “Prevenzione della dispersione scolastica e promozione del successo formativo”, che si è svolto il 28 settembre 2015 presso il Liceo G. Gandini e il cui programma è posto in allegato alla presente pubblicazione. Lodi, ottobre 2015 Giusy Moroni Dirigente Scolastica e coordinatrice della “Rete delle scuole lodigiane”