Di che cosa tratta questo libro. — Il meccanismo delle funzioni organiche, le quali costituiscono l'espressione fisica dell'amore, appartiene alla fisiologia. Non è nostro compito prenderlo in considerazione. Ciò che forma l'oggetto del presente libro è lo studio degli stati psico-emozionali inerenti a tutte le forme ed a tutte le gradazioni dell'amore; è l'analisi dei diversi processi secondo i quali un essere s'innamora di un altro. La più geniale definizione dell'amore non può applicarsi che ad un certo numero di casi. L'amore non è mai identico a se stesso. Ogni essere umano, secondo l'intensità dei propri istinti sessuali, lo sviluppo della sensibilità ed il grado della sua cultura intellettuale, concepisce l'amore in un modo speciale, che differisce, almeno per qualche gradazione, da ogni altra concezione. E siccome nel corso dell'esistenza, le tendenze, le aspirazioni, le facoltà si modificano, lo stesso individuo non ama due volte nello stesso modo. Parlate d'amore con una persona che abbia col vostro carattere la più perfetta analogia possibile: constaterete che vi è in qualche punto divergenza di vedute. Se consideriamo l'amore-fisico, di Stendhal, vale a dire l'attrazione puramente animale del sesso, e l'amore-abnegazione, di cui non ha parlato, e che definirò alla maniera di questo autore: "Amare appassionatamente una persona significa annullarsi dinnanzi al suo destino, quando si sa che essa avrà una esistenza più felice sposando un altro", noi avremo i due estremi della progressione amorosa. Fra questi estremi figurano una infinità di altri termini. Molte persone negano l'esistenza di certe modalità dell'amore, soprattutto dell'amore-abnegazione: "Amare, dicono, è al di sopra di tutto; è il desiderio di possedere colui o colei che si ama, di averlo in sua presenza, di vivere della stessa vita; dunque la vostra definizione non si applica ad un amore reale; mai una persona innamorata ammetterà di rinunciare all'amato; colui o colei che rinunzia non ama". Fra individui normali di sesso differente esiste una forza attrattiva, il cui determinismo è rivelato dalla fisiologia. Quest'attrazione istintiva di un genere verso l'altro può precisarsi ed intensificarsi in un tale verso una tale — e reciprocamente — in ragione di certe leggi di selezione fisica di cui siamo, a nostra insaputa, tributari. Definisco, dunque, con l'espressione amore-fisico, da una parte, l'attrazione in virtù della quale i due sessi sono incitati all'accoppiamento e, dall'altra, il fenomeno di preferenza fisiologico, suscettibile d'inclinare incoscientemente un essere verso un altro piuttosto che verso un terzo — egualmente giovane e bello. Senza soffermarci a dissertare sull'identità delle cause di questa preferenza fisiologica con quelle della preferenza sentimentale, consideriamo quest'ultima come un elemento distinto dell'amore.