Comunicazioni dal tono propagandistico generatrici di un clima ansioso si rincorrono quotidianamente tra mass media televisivi, radiofonici e attraverso i messaggi dei social che viaggiano attraverso i moderni telefoni cellulari.
Esistono tecniche ipnotiche che possono condizionare il comportamento delle masse? Come si possono riconoscere? Possono propaganda e ipnosi arrivare a dividere le persone, farle sentire più sole, spaventate, tristi o indifferenti? Perché questo sta avvenendo?
Sono le domande a cui si vuole dare risposta attraverso un’accurata indagine in cui viene ricostruita la storia della manipolazione mentale dalla fine dell’Ottocento ai nostri giorni.
Il punto di partenza è il noto lavoro psico-sociologico di Gustave Le Bon dal titolo “Psicologia delle Folle” scritto nel lontano 1895 completato da uno studio di Alessandro Norsa che si addentra nella conoscenza delle sofisticatissime metodiche propagandistiche e delle tecniche ipnotiche più all’avanguardia per indurre il condizionamento delle masse.
Esistono tecniche ipnotiche che possono condizionare il comportamento delle masse? Come si possono riconoscere? Possono propaganda e ipnosi arrivare a dividere le persone, farle sentire più sole, spaventate, tristi o indifferenti? Perché questo sta avvenendo?
Sono le domande a cui si vuole dare risposta attraverso un’accurata indagine in cui viene ricostruita la storia della manipolazione mentale dalla fine dell’Ottocento ai nostri giorni.
Il punto di partenza è il noto lavoro psico-sociologico di Gustave Le Bon dal titolo “Psicologia delle Folle” scritto nel lontano 1895 completato da uno studio di Alessandro Norsa che si addentra nella conoscenza delle sofisticatissime metodiche propagandistiche e delle tecniche ipnotiche più all’avanguardia per indurre il condizionamento delle masse.