Romanzo psicologico.
Ero ancora vivo. Tutto ciò che era accaduto, il mio intimo percorso esistenziale, non era riuscito a uccidermi. Il tempo trascorso e le immagini ricorrenti dal passato, gli errori e le gioie strappate galleggiavano nella mia mente come detriti vaganti nello spazio. Di tanto in tanto finivo per cozzare con uno dei miei rottami. Ancora vivo ma non più capace di costruire qualcosa con un senso dentro. Una mina vagante, un satellite in fuga, un ologramma svuotato dei suoi intimi contenuti. Quando diventi così, vivi per inerzia, incapace di accostare e fermarti in una vita che non sia la tua. La mia vita? Un insieme di schemi di sopravvivenza, un fuggire dalle relazioni, un cercare chi ero parola dopo parola. La mia vita non era gioia compiuta e non era nemmeno dolore. In fondo forse ero solo precipitato nel purgatorio. La terra di mezzo, il limbo in cui non sei questo e non sei quello, ma sei “qualcosa, qualcuno”.
Ero ancora vivo. Tutto ciò che era accaduto, il mio intimo percorso esistenziale, non era riuscito a uccidermi. Il tempo trascorso e le immagini ricorrenti dal passato, gli errori e le gioie strappate galleggiavano nella mia mente come detriti vaganti nello spazio. Di tanto in tanto finivo per cozzare con uno dei miei rottami. Ancora vivo ma non più capace di costruire qualcosa con un senso dentro. Una mina vagante, un satellite in fuga, un ologramma svuotato dei suoi intimi contenuti. Quando diventi così, vivi per inerzia, incapace di accostare e fermarti in una vita che non sia la tua. La mia vita? Un insieme di schemi di sopravvivenza, un fuggire dalle relazioni, un cercare chi ero parola dopo parola. La mia vita non era gioia compiuta e non era nemmeno dolore. In fondo forse ero solo precipitato nel purgatorio. La terra di mezzo, il limbo in cui non sei questo e non sei quello, ma sei “qualcosa, qualcuno”.