“Mia madre era una birchia, abbandonata all’Istituto degli Innocenti di Firenze ad inizio secolo. Mio padre a causa di ferite mai curate era caduto nel tunnel dell’alcool. C’è stato un momento in cui, solo ed emarginato, mi trovai di fronte a un bivio: divenire uno dei tanti sbandati di turno, perso tra la droga e il vino, oppure faticare e credere nella forza dei miei sogni, trasformando la mia passione per la tecnologia in un’impresa.
Erano due sentieri: il primo al sole, apparentemente grande e in discesa. Il secondo buio, irto e pieno di rovi. Impaurito e timoroso, imboccai il secondo, era qui che si nascondeva la luce”.
Il libro-confessione del fondatore di Zucchetti Centro Sistemi, che è un insegnamento universale.
Erano due sentieri: il primo al sole, apparentemente grande e in discesa. Il secondo buio, irto e pieno di rovi. Impaurito e timoroso, imboccai il secondo, era qui che si nascondeva la luce”.
Il libro-confessione del fondatore di Zucchetti Centro Sistemi, che è un insegnamento universale.