“Quella piccola casa rossa in fondo al cortile…” è una storia vera purtroppo quanto mai attuale.Una storia dove la famiglia è spesso teatro di tragedie, di violenze incoffessate su mogli, madri e figli che impotenti ne diventano protagonisti e spettatori attoniti. Questo è il racconto di Lorenzo oramai avanti con gli anni, che passeggia come fa spesso nelle belle giornate davanti al cortile della sua vecchia scuola e ricorda gli avvenimenti che l hanno visto bambino. Spettatore delle violenze che la mamma ,Anna ,era costretta a subire da un padre ubriaco e violento. Che si rifugiava nella sua cameretta confessando ai suoi giocattoli preferiti i suoi pensieri e le sue tristezze.Lui che avrebbe voluto essere di legno come il suo burattino preferito per non sentire il dolore delle botte,o meglio ancora di ferro come la sua grossa e forte locomotiva e nulla lo avrebbe scalfito. Ma cosi non è, Lorenzo è solo un bambino fatto di carne. Ad alleviare la sua angoscia c’e’ Ester un grosso cane bianco, compagno a quattro zampe di Luigi il custode della scuola, che vive nella piccola casa rossa in fondo al cortile. Luigi è un uomo buono, forte, Lorenzo gli si affeziona subito ricambiato da quell’ amore paterno che il custode ha da sempre sentito per lui e che a Lorenzo è sempre mancato . Marinella l’insegnante della scuola e poi Gentile e Cecilia gli anziani proprietari della pensioncina presso la quale lavorava Anna, contrastano con la loro presenza benevola e rassicurante la tragica realta’ della vita di Lorenzo e di sua madre. “……. Oggi e’ una splendida giornata di sole, ideale per passeggiare lungo il viale alberato accanto alla mia vecchia scuola. Sbircio senza sostare al di la dei cancelli, verso la piccola casa rossa e sempre, ogni volta, mi capita di sentire ancora, l’abbaiare felice di Ester.”