Il racconto dei ricordi di Roberto, bambino negli anni ’50, adolescente inquieto nei ’60, che attraverso flash back ripercorre i miti di quel tempo e quell’estate psichedelica. Parallelamente la storia di Francesco, giornalista napoletano che cercando di fare ordine tra questi ricordi, intraprende un viaggio in Finlandia e ritrova se stesso e un nuovo amore. Sullo sfondo: profumi, atmosfere, oggetti, i luoghi di quegli anni irrimediabilmente perduti e la quieta riflessione del tempo che passa. Tranche de vie come tentativo di riscrivere una storia degli affetti e una educazione sentimentale autodidatta attraverso quei luoghi e quegli oggetti che l’hanno determinata, ma pure un percorso minore che vuole essere anche una spietata denuncia dei pregiudizi e della difficoltà di vivere come tutti gli altri.