Lui mi sorprendeva sempre. Era bravo a mettere da parte l'orgoglio, a dirmi "fa lo stesso" quando lo stesso non faceva. Era bravo a ricordarsi le cose, non i compleanni perché quelli li sbagliava tutti. Sapeva far ridere la gente, farla stare bene. Sapeva cucinare, a differenza mia. Era bravo a guidare, a prendere decisioni e a dare consigli anche se quelli che davano a lui, non li seguiva mai. Ogni giorno diventava una persona migliore, anche se in passato ne aveva combinate tante. Riusciva ad andare avanti, lasciando indietro ciò che doveva restare là. Mi ha sempre stupito il modo in cui riusciva a controllarsi. Se diceva "no" era no, "basta" era basta. Non come me che cambiavo idea ogni secondo. Lui era lui, e nessuno ci assomigliava.