L’autore di questa autobiografia desidera restare sconosciuto, per evitare di essere personalmente esposto alla curiosità o coinvolto dall’ interesse, se questo dovesse esserci, di chiunque la leggesse. Il motivo apparirà chiaro al lettore per la franchezza e l’ assoluta sincerità che caratterizzano il testo; l’ anonimato è stato inoltre necessario per evitare che le persone di cui si tratta, una parte delle quali è tuttora in vita, potessero sentirsi offese nel riconoscersi.
L’ autore ha ritenuto di dover raccontare la sua vita e di dare questa testimonianza, perché risultasse chiaro a tutti i lettori, quanto un povero essere umano senza colpa alcuna, possa essere conculcato e schiacciato dalla cultura aberrante di certa società, dalla follia degli eventi storici, dall’ ignavia e dall’ egoismo di gran parte degli uomini. L’ autore è nato al tempo della seconda guerra mondiale in una città dell’ Italia settentrionale, dove ha vissuto gran parte della sua vita, ed è ora molto anziano. Acciaccato e in solitudine, osseva il tempo che passa e guarda attorno a lui il mondo che cambia, sperando che il destino smetta di giocare con la vita degli uomini.
L’ autore ha ritenuto di dover raccontare la sua vita e di dare questa testimonianza, perché risultasse chiaro a tutti i lettori, quanto un povero essere umano senza colpa alcuna, possa essere conculcato e schiacciato dalla cultura aberrante di certa società, dalla follia degli eventi storici, dall’ ignavia e dall’ egoismo di gran parte degli uomini. L’ autore è nato al tempo della seconda guerra mondiale in una città dell’ Italia settentrionale, dove ha vissuto gran parte della sua vita, ed è ora molto anziano. Acciaccato e in solitudine, osseva il tempo che passa e guarda attorno a lui il mondo che cambia, sperando che il destino smetta di giocare con la vita degli uomini.