«La Teologia morale fondamentale non è l’esposizione della dottrina morale. Ogni comunità umana possiede una dottrina morale ovvero un insieme di comportamenti, abitudini, norme di condotta, itinerari pedagogici, consuetudini... anche la Comunità cristiana possiede una propria dottrina morale sia nella forma codificata in norme, sia nella forma vissuta di tradizione morale vivente. La teologia non può darne esposizione dettagliata se non in simbiosi con l’attestazione biblico-evangelica, il magistero della Chiesa, la testimonianza dei cristiani, la trasmissione della fede. La Teologia morale fondamentale non è considerazione moralistica dei fatti. Il moralismo è la comparazione tra realtà dei comportamenti e dottrina morale ideale, con lo scopo di denunciare l’incoerenza tra idealità e prassi vissuta promuovendo una maggiore idealità. Questa può trasformarsi in abitudine mentale, con la presunzione di essere forma mentis. In questo caso si tratta di una rinuncia ad una maggiore responsabilità intellettuale. La propria appartenenza ad una tradizione di ideali o di valori e maggiormente difesa dall’onestà intellettuale di colui che ricerca il senso operativo degli atti umani».
Tratto dal Primo Capitolo
Tratto dal Primo Capitolo