Un’antologia divertente e scanzonata, uno zibaldone di storie per funamboli della lettura. Strizzando l’occhio all’umorista americano David Sedaris, Reggia traccia uno spazio lucido e surreale per chi ha voglia di tuffarsi nelle pagine di un libro bizzarro, scritto di notte ma da leggere rigorosamente di giorno, per sfuggire alla malinconia e accogliere il buonumore.
Sono storie di lavoro, d’amore, di incontri sbagliati, allucinazioni notturne sempre in equilibrio precario tra reale e assurdo. Un ladruncolo sfigato, un narratore di poche parole, un feroce fancazzista-interistaleninista-tabagista: personaggi eccentrici, vitali e indimenticabili che ci invitano a variare continuamente punto di vista, per osservarci e osservare il mondo sovvertendo l’ovvio: così, il finale sarà sempre un colpo di scena.
Il libro è poi corredato e completato dai pensieri molesti di Cicero: strambi e a volte enigmatici nonsense, che sbrogliano la comicità intelligente e disincantata dell’autore in una parodia grottesca della realtà.
Sono storie di lavoro, d’amore, di incontri sbagliati, allucinazioni notturne sempre in equilibrio precario tra reale e assurdo. Un ladruncolo sfigato, un narratore di poche parole, un feroce fancazzista-interistaleninista-tabagista: personaggi eccentrici, vitali e indimenticabili che ci invitano a variare continuamente punto di vista, per osservarci e osservare il mondo sovvertendo l’ovvio: così, il finale sarà sempre un colpo di scena.
Il libro è poi corredato e completato dai pensieri molesti di Cicero: strambi e a volte enigmatici nonsense, che sbrogliano la comicità intelligente e disincantata dell’autore in una parodia grottesca della realtà.