“La poesia può essere definita tale solo quando nasconde dentro di sé un segreto”. (G. Ungaretti)
Svelato, manifesto ed encomiabile è invece il coraggio, con i tempi che corrono, di pubblicare una raccolta di poesie, così inutile e, proprio per questo, infinitamente necessaria e irrimandabile, perché la poesia non si controlla, non si pianifica, non si programma. La poesia nasce da un impeto inarrestabile e convulso, da quell’ubriachezza dei sensi che deriva dal greco enthousiasmós, “entusiasmo, frenesia”, e, letteralmente, dal verbo greco da cui origina, “il dio dentro”.
Giorgio Grande
Svelato, manifesto ed encomiabile è invece il coraggio, con i tempi che corrono, di pubblicare una raccolta di poesie, così inutile e, proprio per questo, infinitamente necessaria e irrimandabile, perché la poesia non si controlla, non si pianifica, non si programma. La poesia nasce da un impeto inarrestabile e convulso, da quell’ubriachezza dei sensi che deriva dal greco enthousiasmós, “entusiasmo, frenesia”, e, letteralmente, dal verbo greco da cui origina, “il dio dentro”.
Giorgio Grande