"Questa antologia ha un doppio obiettivo. Da una parte quello di mostrare come la necessità di un reddito di cittadinanza a chi è rimasto indietro, o quanto meno di un sostegno finanziario generalizzato, è una questione non nuova e soprattutto non esclusiva di una singola parte politica. Dall’altra mostrare che le ragioni che hanno indotto gli autori a sostenere la necessità di un reddito di cittadinanza sono varie ed evolvono nel tempo. Qui si vuole porre l’accento su quelle ragioni che, a parere di chi scrive, fanno del reddito di cittadinanza una necessità certo economica ma soprattutto politica e non soltanto, come pure molti autori giustamente sostengono, un dovere morale di solidarietà verso i propri simili. Qui si vuole sostenere una tesi diversa e cioè che garantire a tutti di che vivere è cosa necessaria a preservare quelle condizioni istituzionali e politiche che sono proprie di una “società aperta”. Quelle condizioni che sono alla base dello straordinario progresso sociale e dello strabiliante sviluppo economico dell’Occidente e dei popoli che hanno adottato il modello occidentale. Per dirla in maniera diretta, senza un reddito di cittadinanza le liberal-democrazia occidentali rischiano di tramutarsi nel loro opposto, vale a dire in regimi autoritari, siano essi di uno solo, di pochi o dei più”. Tratto dall’Introduzione di Nunziante Mastrolia. Il volume, curato da Nunziante Mastrolia e Maria Teresa Sanna, racchiude testi che vanno dall’antichità (Plutarco) alla più prossima contemporaneità (Martin Ford). L’idea di fondo del volume è quella di mostrare quanto ampio ed articolato sia il dibattito a sostegno del reddito di cittadinanza al di là della battaglia politica attuale.