Mini guida per cittadini, operatori sociali, e del mercato del lavoro, imprenditori, sindacalisti, politici, dirigenti e studenti.
Le politiche e le misure di contrasto alla povertà hanno recentemente ripreso ad essere al centro dell'agenda politica dei governi italiani. Il lavoro rappresenta da sempre la prima forma di integrazione sociale, ma negli anni della crisi e la conseguente perdita di migliaia di posti di lavoro sembra che schemi di reddito minimo garantito non siano più sufficienti se non affiancati a servizi per l'impiego e sociali efficaci. In questo contesto si sviluppa l'idea parallela di introdurre un reddito di base non condizionato all'accettazione di una proposta di lavoro con giustificazioni etiche, economiche e politiche. Quale sarà il futuro dell'attuale modello di welfare è un percorso non dato a priori e che forse premierà solo chi avrà il coraggio di unire la tradizione con l'innovazione.100 domande e 100 risposte non risolvono i dubbi, ma possono suscitare nel lettore il desiderio di conoscere per meglio servire chi vive ai margini della società.
Giuseppe Angelillis, assistente sociale specialista, da circa dieci anni lavora nell'ambito delle disabilità e della non autosufficienza in ambiente sanitario. Negli ultimi quattro anni ha lavorato con persone in disagio psichico più o meno grave e da qui ha sviluppato la coscienza che gli assistenti sociali devono cercare non solo di tutelare ma anche di favorire percorsi di inclusione sociale e lavorativa per chi spesso è soggetto ad emarginazione e stigma dalla società. Inoltre la crisi economica iniziata nel 2007 ha visto l'aumentare di persone in stato depressivo, spesso con derive suicidarie. Per questo motivo ha voluto dotarsi di conoscenze teoriche di politiche del lavoro e nel luglio 2017 presso la Link Campus University di Roma ha conseguito il Master in Management dei servizi e delle politiche del lavoro. Precedentemente ha conseguito sia la laurea triennale in Scienze del Servizio Sociale che quella specialistica in Programmazione e gestione delle politiche e dei servizi sociali presso l'Università LUMSA di Roma
In passato ha scritto diversi articoli per la testata giornalistica blastingnews.it.
Attualmente ricopre il ruolo di funzionario presso il Ministero della Giustizia.
Prefazioni a cura di Raffaele Trano, deputato del Movimento 5 Stelle e Luciano Marini, Dirigente del Settore Agenzia Coesione Sociale della Direzione Coesione Sociale del Comune di Venezia.
Postfazione a cura di Cristina Romagnolli, già Direttore Area Lavoro Città Metropolitana di Torino e attuale Dirigente dei servizi alla persona della Città di Moncalieri.
Le politiche e le misure di contrasto alla povertà hanno recentemente ripreso ad essere al centro dell'agenda politica dei governi italiani. Il lavoro rappresenta da sempre la prima forma di integrazione sociale, ma negli anni della crisi e la conseguente perdita di migliaia di posti di lavoro sembra che schemi di reddito minimo garantito non siano più sufficienti se non affiancati a servizi per l'impiego e sociali efficaci. In questo contesto si sviluppa l'idea parallela di introdurre un reddito di base non condizionato all'accettazione di una proposta di lavoro con giustificazioni etiche, economiche e politiche. Quale sarà il futuro dell'attuale modello di welfare è un percorso non dato a priori e che forse premierà solo chi avrà il coraggio di unire la tradizione con l'innovazione.100 domande e 100 risposte non risolvono i dubbi, ma possono suscitare nel lettore il desiderio di conoscere per meglio servire chi vive ai margini della società.
Giuseppe Angelillis, assistente sociale specialista, da circa dieci anni lavora nell'ambito delle disabilità e della non autosufficienza in ambiente sanitario. Negli ultimi quattro anni ha lavorato con persone in disagio psichico più o meno grave e da qui ha sviluppato la coscienza che gli assistenti sociali devono cercare non solo di tutelare ma anche di favorire percorsi di inclusione sociale e lavorativa per chi spesso è soggetto ad emarginazione e stigma dalla società. Inoltre la crisi economica iniziata nel 2007 ha visto l'aumentare di persone in stato depressivo, spesso con derive suicidarie. Per questo motivo ha voluto dotarsi di conoscenze teoriche di politiche del lavoro e nel luglio 2017 presso la Link Campus University di Roma ha conseguito il Master in Management dei servizi e delle politiche del lavoro. Precedentemente ha conseguito sia la laurea triennale in Scienze del Servizio Sociale che quella specialistica in Programmazione e gestione delle politiche e dei servizi sociali presso l'Università LUMSA di Roma
In passato ha scritto diversi articoli per la testata giornalistica blastingnews.it.
Attualmente ricopre il ruolo di funzionario presso il Ministero della Giustizia.
Prefazioni a cura di Raffaele Trano, deputato del Movimento 5 Stelle e Luciano Marini, Dirigente del Settore Agenzia Coesione Sociale della Direzione Coesione Sociale del Comune di Venezia.
Postfazione a cura di Cristina Romagnolli, già Direttore Area Lavoro Città Metropolitana di Torino e attuale Dirigente dei servizi alla persona della Città di Moncalieri.