Due racconti che hanno come tema di fondo il concetto che i sentimenti non possono essere considerati come dei valori assoluti, anche se si tratta di un sentimento nobile come l’amore, ma possono, a seconda delle circostanze, portare l’uomo alla felicità o al suo esatto contrario. Ambedue i racconti si sviluppano in un universo temporale volutamente indefinito, non necessariamente lineare ma, soprattutto nel primo racconto, decisamente circolare, o ciclico, a testimoniare il fatto che spesso le vicende umane si definiscono non solo in un ambito puramente "storico" ma anche su un altro piano, "metastorico", ed assumono un valore paradigmatico che prescinde e supera quello propriamente individuale e personale. L’amore quindi come una prova iniziatica dal cui esito dipende l’elevazione, o la totale perdizione.