Nell’ancora oggi irrisolta interrogazione aperta in Italia dal complesso e multiforme lavoro di Remo Cantoni e nell’ambito di un rinnovato interesse per i nuclei filosofici e culturali proposti dall’opera del filosofo milanese, si inserisce, questo agile ma puntuale compendio. Un lavoro dedicato ad una ampia e panoramica revisione del fondamentale rapporto esistente nella teoresi cantoniana tra la messa a fuoco delle nuove antropologie dell’uomo che sorgono dalla nascita delle scienze etnografiche nel novecento e la crisi del pensiero filosofico classico, coinvolto nei fuochi divampanti e negli orrori ideologici e nelle prassi antiumane del secondo conflitto mondiale. I punti affrontati dall’autrice, mettono in rilievo una ricostruzione del percorso effettuato da Remo Cantoni nelle sue trasformazioni teoretiche, nelle sue principali figurazioni ermeneutiche, esistenzialistiche, antropologiche e spirituali.