Al termine dell'impero romano, si affrontano sul fiume Frigido Eugenio, proclamato imperatore d'Occidente, e Teodosio imperatore d'Oriente e per la prima volta dalla fondazione dell'impero vampiri e lupi mannari partecipano alla lotta, non più come singoli individui, ma come razze, rivelandosi definitivamente e ufficialmente agli umani. Con il supporto dei vampiri dell'aristocrazia senatoria, che mal sopportano l'adesione degli imperatori alla nuova religione, e delle élite combattenti dei lupi mannari sotto la guida del loro generale Arbogaste, Eugenio vince la battaglia e i due imperi si separano definitivamente, cambiando il corso della storia come la conosciamo. Dopo sei secoli di lotte tra le razze, le fazioni e gli individui, dell'impero d'Occidente rimane solo il Regno d'Italia, con una dinastia umana sul trono e diviso tra ducati, marchesati, contee e baronie affidate ad esponenti delle diverse razze. A garantire l'equilibrio, una serie di leggi note come Leggi della Bilancia, che garantiscono la successione ai diversi titoli evitando che una razza prevalga sull'altra, e, all'ombra della corona, il Consiglio dei Nobili Vampiri, che raccoglie tutti i vampiri cosiddetti nobili, i nati dall'unione di un vampiro e una donna umana. Da un secolo, il Regno è in pace. Ma la brace cova sotto la cenere e quando Leonora, contessa di Mondecorvi e membro non troppo onorato del Consiglio, è costretta a intervenire contro il figlio di un altro nobile al di là del mare che occupa una parte delle sue terre e le saccheggia, capisce subito che l'episodio è solo l'inizio…