"Eusebio nasce a fatica dopo qualche complicazione. Vedrà i suoi genitori solo dopo qualche giorno. Si accorge subito che la vita è affascinante, e mano a mano che diventa grande, frequenta le scuole e riflette velocemente sulla vita, si meraviglia durante ogni minuto di ogni lezione. A casa, però, è sempre maltrattato, non fisicamente, ma con le parole. Viene spesso aggredito perché "non capisce niente" e "sa combinare solo disastri". Pensa molto sulla sua condizione fino a quando, comprendendo la bellezza della vita, riesce a superare momenti di difficoltà. Ma si trova davanti ad un bivio e dovrà scegliere se suicidarsi oppure no... apre la mente, ri-comincia da capo e con respiri profondi trova in un bar "L", compiendo un viaggio ri-cercando la felicità ed emozionandosi come quando era bambino!"