Il progetto di questo libro non nasce dall’esigenza di proporre una nuova idea di cucina, l’ennesima, né tantomeno dalle velleità di un cuoco di esprimere la propria personalissima visione di cucina. È piuttosto un modo per raccontare, anche attraverso rimandi alla storia recente e passata del nostro Paese, emozioni, mancanze, coraggio, inventiva e resilienza che ci hanno consentito di superare i momenti più bui di una storia della quale ci sentiamo figli, un po’ come tutti quelli della nostra generazione.