Dopo la sua morte, avvenuta a Venezia il 13 febbraio 1883, la figura e l’opera di Richard Wagner non hanno smesso di restare al centro di un acceso dibattito. Idolatrato da alcuni, detestato da altri, il creatore di Der Ring des Nibelungen, Tristan und Isolde e Parsifal è stato uno dei fenomeni più importanti dell’Ottocento, e non solo per la sua straordinaria attività di musicista, ma anche per gli scritti teorici e politici e i rapporti con il mondo e con la storia. Le sfaccettature della sua personalità sono così numerose e la sua vita è (almeno apparentemente) così ricca di contraddizioni che la pur sterminata bibliografia wagneriana ha preferito perlopiù approfondire di volta in volta un singolo elemento piuttosto che tentare di ricostruirne nella sua interezza la figura. Gregor-Dellin si propone di fare giustizia dei «miti» wagneriani, sia nei loro aspetti positivi sia in quelli negativi, interpretando Wagner - uomo e artista - attraverso il tempo in cui visse, seguendone l’evoluzione sin dall’infanzia, l’esperienza rivoluzionaria del 1848, i diversi viaggi e soggiorni, per arrivare alla fondazione del Reich e alla sua morte a Venezia. Grazie a un minuzioso lavoro di ricerca l’autore ricostruisce nei minimi particolari la vita e l’attività artistica del grande musicista tedesco e l’unità di vita e opera viene spiegata come il risultato di un dramma personale che è allo stesso tempo il dramma di un secolo. Una vita straordinaria, irripetibile, nella quale - accanto a Wagner - si muovono personaggi di assoluto rilievo: Meyerbeer, Heine, Nietzsche, Ludwig II di Baviera, Bismarck, Bakunin, Liszt; il rapporto con le donne importanti della sua vita: la prima moglie Minna Planer, Mathilde Wesendonck e Cosima, seconda moglie e attenta depositaria dell’eredità artistica e umana del marito, cui sopravvisse per quasi mezzo secolo portando avanti, non senza polemiche, il teatro di Bayreuth, ideato e fatto erigere da Wagner grazie alle finanze di re Ludwig. Appassionante come un romanzo, minuziosa nella documentazione, questa biografia rivela il dramma dell’esistenza di Richard Wagner, la sua opera e insieme la sua epoca.