Riforma Orlando: un impatto notevole sulla durata del processo. Sono previste realmente sospensioni della prescrizione soltanto provvisorie? Diventano definitive se una condanna è confermata nel grado successivo? L’interpretazione costituzionalmente orientata, basata su numerosi dati ed argomenti, può smentirlo. La “determinazione del tempo necessario a prescrivere” nell’art. 159 c.p. significa solo il calcolo del tempo che ancora dovrà trascorrere perché segua poi quell’effetto. “Recuperare il tempo risparmiato” significa solo attingere ad esso per l’uso che se ne potrà fare nel processo, perché esso si svolga. L’autore s’è posto diversi interrogativi, tra cui: il giudice, accogliendo l’appello, dovrà davvero annullare una “sospensione provvisoria”? vi sarebbe di conseguenza una data di prescrizione anticipata, in alcuni casi maturata ancor prima della decisione in appello? e ancora, le nuove norme varrebbero quale “invito a confermare le condanne”? cosa si può obiettare? Se sono previste peraltro le sospensioni nel terzo grado di giudizio e nel giudizio di rinvio, saranno dovute entrambe all’annullamento della condanna? Per completezza il saggio include alcuni esempi aritmetici. L’autore è avvocato da circa venti anni e si è occupato in particolare di diritto penale.