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Il saggio propone una biografia politica del gruppo dirigente della Confederazione Generale del Lavoro tra 1918 e 1927. Si ricostruiscono le vicende che segnarono la sconfitta del sindacalismo riformista del primo Novecento e l’ascesa del fascismo attraverso un’interpretazione di lungo periodo delle concezioni sindacali e delle politiche sociali, collegando il dibattito italiano a quello europeo. Si evidenzia così, nella transizione tra Stato liberale e fascismo, la continuità di tematiche come la riforma previdenziale ed il corporativismo, le quali si inserirono in un più ampio dibattito…mehr

Produktbeschreibung
Il saggio propone una biografia politica del gruppo dirigente della Confederazione Generale del Lavoro tra 1918 e 1927.
Si ricostruiscono le vicende che segnarono la sconfitta del sindacalismo riformista del primo Novecento e l’ascesa del fascismo attraverso un’interpretazione di lungo periodo delle concezioni sindacali e delle politiche sociali, collegando il dibattito italiano a quello europeo.
Si evidenzia così, nella transizione tra Stato liberale e fascismo, la continuità di tematiche come la riforma previdenziale ed il corporativismo, le quali si inserirono in un più ampio dibattito transnazionale che coinvolse movimenti sociali, organizzazioni internazionali, governi, attraversando trasversalmente i campi del fascismo e dell’antifascismo in Italia e in Europa.
La rilettura della storia della Confederazione offre perciò ancora spunti di riflessione su questioni globali riguardanti la politica sociale, le relazioni industriali, il ruolo dei sindacati, che coinvolsero la società italiana ed europea tra le due guerre, con proiezioni nel secondo dopoguerra inoltrato.

Michele Mioni ricercatore post-doc alla Otto-Friedrich-Universität di Bamberga, dove insegna storia contemporanea e storia globale del welfare, e ricercatore associato al Centre d’histoire sociale des mondes contemporains dell’Université Paris 1 Panthéon-Sorbonne. Nell’ambito della COST Action CA18119 “Who Cares in Europe?”, co-dirige diversi progetti su mixed eco- nomy of welfare e marginalità sociali, sul legame tra guerra e riforma sociale, e sul ruolo dei movimenti transnazionali nelle politiche sociali in aree post- coloniali. È tra i coordinatori di una ricerca su welfare state e Guerra Fredda, collegato al Collaborative Research Centre 1342 “Global Dynamics of Social Policy”, finanziato dal Deutsche Forschungsgemeinschaft.