Immaginate di aprire un ventaglio. Uno di quelli asiatici magari, dipinti a mano con motivi floreali. Mentre lo dispiegate potete notare la presenza di tante parti, tante bacchette, che sostengono la tela e vedete che pur essendo tutte di uguali dimensioni e lunghezza, non ne trovate una identica all’altra. Cambiano i colori, cambiano le sfumature, cambia la sensazione tattile che la pittura imprime sul tessuto. Questo libro altro non è che un ventaglio. Una raccolta di racconti, opera prima di Laura Bertolotti, raffinata, intrigante, il cui filo conduttore è l’interpretazione, sempre con un pizzico di ironia, di ciò che accade quotidianamente, con l’intento di sdrammatizzare situazioni dal sapore tragico, preoccupante, offrendo un punto di vista semplicemente ameno: una cena al ristorante, una passeggiata per le vie di Marsiglia, la cronaca di un funerale, la nascita di una donna come madre, ritratti di persone e personaggi nei quali chiunque può riconoscere una parte di sé. Una corale di racconti, dunque, uno diverso dall’altro ma con la stessa anima, con qualche personaggio che ricorre, tematiche variegate che abbracciano aspetti differenti della realtà.