Thriller - racconto lungo (38 pagine) - I fantasmi del passato che dobbiamo temere di più sono quelli che prendono corpo nel nostro presente
Roma. Zona Marconi.
Il corpo della signora Elide viene trovato senza vita nel suo appartamento. La morte è stata causata da un taglio alla gola; l’assassino le ha poi sfregiato gli occhi con una sostanza corrosiva.
La signora Elide è una donna di mezza età, vedova, non molto amata dai vicini e legata a un cagnolino che, sembra, abbaia un po’ troppo.
Il commissario Elena Bonfanti, aiutata dall’ispettore Spino, indaga sul caso e scopre che a uccidere la signora Elide non è stato nessuno che ce l’aveva con il suo cagnolino, come qualche condomino vuole far credere.
Il passato torna a galla e il commissario scopre che la vittima, dopo la morte del marito, aveva iniziato a fare la cartomante e aveva anche ripreso i contatti con il suo amante di gioventù, un pittore di scarsa fama ancora innamorato di lei.
A svelare il mistero dell’omicidio di Elide non sarà però la lettura delle carte ma qualcosa di inaspettato e molto più concreto della chiromanzia.
Maria Rosaria Del Ciello è nata a Roma dove vive con la sua famiglia e lavora come bibliotecaria. La passione per la scrittura creativa l’accompagna da sempre ma il primo racconto lungo, dal titolo L’apparenza inganna, è stato pubblicato nel 2018 nella collana Passione Criminale (Delos Digital). Ha vinto la 42a edizione del premio WMI con il racconto Skull’s Hill. Nel 2019 e nel 2022 è stata finalista al Gran Giallo di Cattolica. Per History Crime ha pubblicato due thriller storici, scritti in coppia con Giulio Palmieri, che hanno come protagonista il commissario Andrea Pittarelli e sono ambientati nei primissimi anni del ‘900: L’Esposizione dei finti suicidi (History Crime n. 65/2020) e Il Diavolo a Porta Romana (History Crime n. 75/2021). Fa parte del collettivo di scrittura Capitolo 29, con il quale ha pubblicato il racconto Cellophania nell’antologia di fantascienza Distopia vs Utopia, curata da Valeria Barbera e Andrea Tortoreto.
Roma. Zona Marconi.
Il corpo della signora Elide viene trovato senza vita nel suo appartamento. La morte è stata causata da un taglio alla gola; l’assassino le ha poi sfregiato gli occhi con una sostanza corrosiva.
La signora Elide è una donna di mezza età, vedova, non molto amata dai vicini e legata a un cagnolino che, sembra, abbaia un po’ troppo.
Il commissario Elena Bonfanti, aiutata dall’ispettore Spino, indaga sul caso e scopre che a uccidere la signora Elide non è stato nessuno che ce l’aveva con il suo cagnolino, come qualche condomino vuole far credere.
Il passato torna a galla e il commissario scopre che la vittima, dopo la morte del marito, aveva iniziato a fare la cartomante e aveva anche ripreso i contatti con il suo amante di gioventù, un pittore di scarsa fama ancora innamorato di lei.
A svelare il mistero dell’omicidio di Elide non sarà però la lettura delle carte ma qualcosa di inaspettato e molto più concreto della chiromanzia.
Maria Rosaria Del Ciello è nata a Roma dove vive con la sua famiglia e lavora come bibliotecaria. La passione per la scrittura creativa l’accompagna da sempre ma il primo racconto lungo, dal titolo L’apparenza inganna, è stato pubblicato nel 2018 nella collana Passione Criminale (Delos Digital). Ha vinto la 42a edizione del premio WMI con il racconto Skull’s Hill. Nel 2019 e nel 2022 è stata finalista al Gran Giallo di Cattolica. Per History Crime ha pubblicato due thriller storici, scritti in coppia con Giulio Palmieri, che hanno come protagonista il commissario Andrea Pittarelli e sono ambientati nei primissimi anni del ‘900: L’Esposizione dei finti suicidi (History Crime n. 65/2020) e Il Diavolo a Porta Romana (History Crime n. 75/2021). Fa parte del collettivo di scrittura Capitolo 29, con il quale ha pubblicato il racconto Cellophania nell’antologia di fantascienza Distopia vs Utopia, curata da Valeria Barbera e Andrea Tortoreto.