Dalle riflessioni di “Cioni Mario” sull’esistenza di Dio al Padre nostro recitato ne La tigre e la neve; dai monologhi comici sul Giudizio universale alle disquisizioni teologiche delle letture dantesche. Nei film e negli spettacoli di Benigni c’è un’attenzione ricorrente per le tematiche religiose. Dio, la Bibbia, la creazione, angeli e diavoli, Gesù, la Madonna… Argomenti affrontati a volte con ironia tagliente, a volte con grande profondità. Questo libro analizza (senza pretendere di dare giudizi o di apporre etichette) il lavoro di un artista che, evidentemente, si è lasciato “turbare” da dubbi, inquietudini, interrogativi, e ne ha fatto il cuore della sua cifra stilistica. Perché in fondo la comicità e la poesia, il riderci sopra e il giocare con le parole, sono due modi diversi per dire ciò di cui è difficile parlare. In appendice al libro, un dialogo sulla poesia tra Benigni e Davide Rondoni (da «Avvenire») e un’intervista al parroco che ha visto crescere il piccolo Roberto (da «Toscana Oggi»). «Dio esiste». «Perché?». «Perché sì. Vedi Cioni, la casa l’ha costruita il muratore. Ma il muratore chi l’ha costruito?». «Il babbo del muratore». «E il babbo del muratore chi l’ha costruito?». «Il babbo del babbo del muratore». «Certamente. E il babbo del babbo del muratore l’ha costruito il babbo del babbo del babbo, e via e via fino al babbo del primo muratore. Ma il primo babbo del primo muratore chi l’ha costruito? Dio». «Nooo…». «Sì». «E Dio chi l’ha costruito?». «Dio… Non ti preoccupare…»