Roberto Bolaño è ormai diventato un punto di riferimento obbligato non solo per gli scrittori dell'ultima generazione ma un vero e proprio oggetto di culto per moltissimi lettori. La sua opera è complessa e stratificata, ma l’autore ha metodicamente tracciato passaggi segreti da un libro all’altro in un fitto andirivieni di figure, temi e luoghi, che gli hanno permesso di accedere a ciò che lui stesso ha definito, in una celebre intervista del 1998, il paese di Extranjilandia, i cui abitanti sono tutti stranieri, anomali, marginali. Essi attraversano confini geografici, escono da un libro per entrare in un altro sotto mentite spoglie, travalicano superfici, si immergono in un’epoca per poi risalire in un altro contesto storico e/o geografico. Federica Arnoldi porta alla luce questi passaggi e traccia una mappa dei più importanti mostrandone la sostanziale unitarietà; segue le modulazioni della voce dell'autore nelle opere poetiche, narrative e saggistiche; segnala il ritorno e le trasformazioni dei personaggi; opera collegamenti tra le tematiche più ricorrenti e individua quelle più nascoste e personali, in una lettura serrata, condotta in modo molto originale, brillante e acuto.