Colombo è l’archetipo del bagnino romagnolo: disponibile, sempre allegro, instancabile, con una sfrenata passione per le donne. Una figura che da indiscussa dominatrice delle estati ’70/’80, con lo scivolare lento e inesorabile del tempo, si trasforma sempre più in una rappresentazione sbiadita di se stessa, rischiando l’estinzione non solo nelle spiagge ma soprattutto nelle nostre memorie.Sullo sfondo, in un’eco di richiamo alle atmosfere che furono proprie della riviera romagnola di quegli anni, un campionato mondiale di calcio. Quello di Spagna del 1982. Un torneo incredibile tra le più forti squadre di calcio e i suoi campioni. Un mondiale che custodisce al di là delle battaglie per la vittoria sul campo alcune storie di vita stupefacenti, di interi popoli soffocati da terribili dittature ma anche storie di riscatto e libertà.Colombo, scettico sul valore della squadra italiana, fa un voto di castità: se l’Italia continua a vincere smetterà di correre dietro alle turiste.«“Lupo l'amore è la cosa più bella del mondo”.“Dopo il calcio”.“Ovviamente dopo il calcio, che discorsi”».