Pallina, Enrico e Giuggio, tre ragazzi, amici da sempre, sono nati e cresciuti nella periferia ovest di Roma, Ostia. Sono gli anni Ottanta, periodo di grandi cambiamenti, i tre poco più che ventenni, sono alla ricerca della propria strada, ognuno inseguendo il proprio destino, ognuno guidato dal proprio sentire. Poi un giorno, all’improvviso, Pallina sparisce e di lei non se ne sa più nulla.
“Eravamo dei ragazzi nati su un lembo di terra limacciosa, scura zolla infuocata, lavica, nera, strappata con il sudore della fronte all’acqua salata e alla foresta mediterranea. Ci chiamavamo, romani di mare, figli di una lupa minore e di un impero che da noi distava chilometri”.
"Romani di mare" è una storia di riscatto e redenzione.
“Eravamo dei ragazzi nati su un lembo di terra limacciosa, scura zolla infuocata, lavica, nera, strappata con il sudore della fronte all’acqua salata e alla foresta mediterranea. Ci chiamavamo, romani di mare, figli di una lupa minore e di un impero che da noi distava chilometri”.
"Romani di mare" è una storia di riscatto e redenzione.