Un giorno t’aspettavasulli spaltie adesso non ce paremanco verouna signorache stà sempre zittae indossa quel mantellotutto nero.Dicevi che eran meglioquei minutiandando e superandoi due e quarantache non la vitadi chi corre pianoe non li superavamai gli ottanta.Adesso il volto impressoc’è rimastodi chi portavatutti quei capellipreghiamo noi per teo caro Marco