Il terzo episodio del romanzo a puntate di Vito Bruschini In questa terza puntata, l’ascesa al potere del boss più spietato della Cupola: il terribile Salvo Raìno Il capomafia Saro Raìno ha deciso di sferrare l’attacco decisivo ai vertici di Cosa Nostra. L’ultimo ostacolo da superare è Stefano Bontà, l’unico boss in grado di arginare il corleonese. Saro va contro tutte le leggi dell’Organizzazione. Prima tra tutte, quella che impone di non uccidere un rappresentante dello Stato, a meno che non sia la stessa Commissione mafiosa a deliberarlo. Ma il corleonese, sostenuto da Piddu ’u Tignusu, il suo braccio destro, prosegue imperterrito, obbedendo soltanto al suo istinto di contadino. Non fa distinzioni tra ufficiali dei carabinieri, procuratori, commissari di polizia, magistrati, segretari di partito: tutti coloro che potrebbero intralciare i suoi piani, verranno sistematicamente liquidati. Lo Stato, di fronte a massacri di tale efferatezza, può solo opporre i suoi uomini migliori. Nella trincea siciliana viene inviato un generale dei carabinieri, un valoroso ufficiale che al Nord è riuscito a sconfiggere le Brigate Rosse. Il Generale inizia a sospettare che esista un “terzo livello” – quello politico – dietro questi cadaveri eccellenti. Ma anche lui verrà freddato da un micidiale gruppo di fuoco formato da mafiosi corleonesi e catanesi. Saro Raìno, senza più nemici interni, diventerà così il monarca di Cosa Nostra. Ora è lui, il viddano latitante da oltre venti anni, il capo dei capi. Dopo aver raccontato le origini del fenomeno mafioso, in questo terzo episodio Bruschini tratteggia la fase più sanguinaria di Cosa Nostra: la lotta dichiarata ai rappresentanti dello Stato. Vito Bruschini Giornalista professionista, dirige l’agenzia stampa per gli italiani nel mondo «Globalpress Italia». Ha scritto testi per il teatro e per la televisione. Con la Newton Compton ha pubblicato The Father. Il padrino dei padrini; Vallanzasca. Il romanzo non autorizzato del nemico pubblico numero uno; La strage. Il romanzo di piazza Fontana e Educazione criminale. La sanguinosa storia del clan dei Marsigliesi, riscuotendo un notevole successo di critica e pubblico. I suoi romanzi sono tradotti all’estero.