Sono le “righe” che raccontano gli anni. Come le rughe, non sono esteticamente piacevoli ma sono i segni, i solchi sul tessuto che è il nostro confine; la pelle ci separa dall’esterno, ci racchiude, ci protegge e ci espone. Ci racconta e ci mostra con tutti i nostri conflitti. Il tempo mi ha scritto: pensieri dai 18 ai 25 anni. Mari e amori, soli e isole.