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“Escludendo le cose semplici, …qui tutto è possibile.” “L’alchimia è l’arte di trasmutare i metalli per ottenere l’oro. Ovviamente essa non è un’azione chimica ma una operazione simbolica. Il simbolismo alchemico si situa su un piano cosmologico: le due fasi di coagulazione e soluzione corrispondono a quelle del ritmo universale. Rappresenta, l’alchimia, l’evoluzione umana da uno stato dove predomina la materia ad uno stato spirituale”
…tre personaggi più uno misterioso attraversano uno spazio a-temporale …il riappropriarsi del tempo e della propria capacità di riflessione equivale,
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Produktbeschreibung
“Escludendo le cose semplici, …qui tutto è possibile.”
“L’alchimia è l’arte di trasmutare i metalli per ottenere l’oro. Ovviamente essa non è un’azione chimica ma una operazione simbolica. Il simbolismo alchemico si situa su un piano cosmologico: le due fasi di coagulazione e soluzione corrispondono a quelle del ritmo universale. Rappresenta, l’alchimia, l’evoluzione umana da uno stato dove predomina la materia ad uno stato spirituale”

…tre personaggi più uno misterioso attraversano uno spazio a-temporale …il riappropriarsi del tempo e della propria capacità di riflessione equivale, probabilmente, al riappropriarsi del proprio equilibrio, dove il giusto pensare e il giusto agire diventano possibili, opportuni, doverosi…

Si dice, o quantomeno si crede, che noi umani adoperiamo circa il 10% della capacità intellettiva. Soltanto il 10 ... e forse meno. Ebbene, se così fosse, mi chiedo: a quale percentuale dobbiamo arrivare, noi, per avere la capacita di trovare una buona soluzione per noi? E se invece così non fosse, cioè se ci trovassimo già ad adoperare il 100% della nostra capacità intellettiva, vorrebbe significare che ci dobbiamo affidare a dei cervelli elettronici per progredire oltre? Allora cos’è l’uomo, un embrione di una macchina?

…l’eccessiva protezione di tutto quello che ci appartiene e che rappresenta la proprietà individuale ci rende ciechi, ci limita e ci conduce in oscure camere mentali dove ognuno di noi si guarda bene dal rendere, queste camere, accessibili agli altri.
E dopo un po’, queste camere, divengono inaccessibili persino a noi stessi e restano luoghi sterili, tetri e definitivamente vuote.

"Mi accorgerò di essermi perso
ogni qualvolta una nuova porta mi appare….
…. Non sopportando l’idea di lasciarti al buio
sempre ti condurrò e aprirò nuove porte"

…l’ombra assente sembra rivelarle un chiarissimo messaggio proveniente da un mondo onirico a lei sconosciuto e lontano:
"Se riuscirai ad accorgerti del mio ardore,
a sentire la mia passione anche quando non esisto ancora,
allora sarai definitivamente,
ed io ci sarò definitivamente"