«Perché nel mondo reale le cose non vanno così, il buono non uccide il cattivo e vivono tutti felici e contenti. Vi prego di richiudere questo libro fino a domani e poi ricominciare dal prossimo racconto. Ai curiosi, perfidi con sé stessi, che ignoreranno le mie parole e vorranno scoprire come finisce questa storia, posso solo dire «eravate stati avvertiti», perché anche l’inchiostro e la carta sono cose reali. Vi invito quindi a un salto: saltate questa parte, ché i salti prevedono una grande forza di volontà, e gli abissi invece sono là, aspettano solo che tu sia così folle da farti inghiottire» (da Disperso, secondo racconto della raccolta)