Con il libro sui Grandi Iniziati, Schurè offriva una prima testimonianza alla esoterica verità santa ed immemoriale. Con i Santuari d’Oriente aggiunge una seconda pietra per l’edificazione del Tempio, al quale architetti potenti ed abili operai, coscientemente o incoscientemente, lavorano oggi in ogni paese.
I Santuari sono in molti paesi la sintesi e la rappresentazione fisica della conoscenza spirituale potente ed esoterica di un popolo e di una tradizione.
Questa verità non è stata quasi mai compresa se non da pochi. Essa è di tutte le età. Essa ha origine nelle profondità dell’Anima, nella intellettuale contemplazione delle Idee Madri e nell’energia della Volontà applicata alla vita spirituale. Essa si manifesta in diverso grado e modo in India quanto in Grecia, in Egitto quanto in Terra Santa.
“..un disegno si delineava: vedere coi miei propri occhi quell’Oriente nel quale io avevo così lungamente vissuto col pensiero; ritrovare, nei suoi santuari in rovina o ancora in piedi, le tracce e i simboli parlanti dell’antica verità; evocare nei suoi templi anche gli uomini e le azioni che, altra volta, l’hanno fatta vivere e regnare sulle anime: tale era ormai il mio sogno ardente. Un giorno questo sogno divenne irresistibile desiderio.
Tre paesi mi attiravano come le tre grandi fonti, non solo della tradizione occulta dell’Occidente, ma ancora di tutta la nostra vita intellettuale ed artistica, morale e sociale: l’Egitto, la Grecia e la Palestina..” E.S.
I Santuari sono in molti paesi la sintesi e la rappresentazione fisica della conoscenza spirituale potente ed esoterica di un popolo e di una tradizione.
Questa verità non è stata quasi mai compresa se non da pochi. Essa è di tutte le età. Essa ha origine nelle profondità dell’Anima, nella intellettuale contemplazione delle Idee Madri e nell’energia della Volontà applicata alla vita spirituale. Essa si manifesta in diverso grado e modo in India quanto in Grecia, in Egitto quanto in Terra Santa.
“..un disegno si delineava: vedere coi miei propri occhi quell’Oriente nel quale io avevo così lungamente vissuto col pensiero; ritrovare, nei suoi santuari in rovina o ancora in piedi, le tracce e i simboli parlanti dell’antica verità; evocare nei suoi templi anche gli uomini e le azioni che, altra volta, l’hanno fatta vivere e regnare sulle anime: tale era ormai il mio sogno ardente. Un giorno questo sogno divenne irresistibile desiderio.
Tre paesi mi attiravano come le tre grandi fonti, non solo della tradizione occulta dell’Occidente, ma ancora di tutta la nostra vita intellettuale ed artistica, morale e sociale: l’Egitto, la Grecia e la Palestina..” E.S.