Alcuni, in questi anni, si sono posti la domanda: «Ma se veramente la Sardegna era Atlantide, dove sono le tracce di quella straordinaria civiltà?».
Le tracce esistono e si tratta sia di tracce archeologiche, sia di tracce culturali; bisogna solo aver voglia di soffermarsi a esaminarle e valutare quanto esse possano essere valide.
In queste pagine, propongo una serie di considerazioni, basate su resoconti storici, reperti archeologici e persistenze antropologiche che permettono di individuare nella nostra Isola il permanere di numerose memorie di miti, poi trasferiti sul monte Olimpo dai greci. Per deduzione logica, esse devono portare a ritenere la Sardegna sede di una grandissima civiltà pre e protostorica, tale configurarsi come sede delle affermazioni del filosofo Platone sulla civiltà Atlantidea.
Le tracce esistono e si tratta sia di tracce archeologiche, sia di tracce culturali; bisogna solo aver voglia di soffermarsi a esaminarle e valutare quanto esse possano essere valide.
In queste pagine, propongo una serie di considerazioni, basate su resoconti storici, reperti archeologici e persistenze antropologiche che permettono di individuare nella nostra Isola il permanere di numerose memorie di miti, poi trasferiti sul monte Olimpo dai greci. Per deduzione logica, esse devono portare a ritenere la Sardegna sede di una grandissima civiltà pre e protostorica, tale configurarsi come sede delle affermazioni del filosofo Platone sulla civiltà Atlantidea.