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La Grande Guerra fu la prima guerra tecnologica di massa: tra il 1914 e il 1918 tutte le branche della scienza, dalla chimica alla psichiatria, e molti ritrovati della tecnica, dagli aeroplani alla fotografia, furono mobilitati nello scontro mondiale. La percezione della scienza e della tecnica, largamente positiva durante il lungo Ottocento, fu per la prima volta messa in discussione dai massacri tecnologici in trincea. Questo volume indaga come, durante il primo conflitto mondiale, l’immaginario della scienza e della tecnica fu difeso, adattato e in alcuni casi re-inventato, in un processo…mehr

Produktbeschreibung
La Grande Guerra fu la prima guerra tecnologica di massa: tra il 1914 e il 1918 tutte le branche della scienza, dalla chimica alla psichiatria, e molti ritrovati della tecnica, dagli aeroplani alla fotografia, furono mobilitati nello scontro mondiale. La percezione della scienza e della tecnica, largamente positiva durante il lungo Ottocento, fu per la prima volta messa in discussione dai massacri tecnologici in trincea. Questo volume indaga come, durante il primo conflitto mondiale, l’immaginario della scienza e della tecnica fu difeso, adattato e in alcuni casi re-inventato, in un processo multimediale che coinvolse riviste illustrate, giornali, cinema, trattati accademici e memorialistica.
In queste pagine sono narrati gli sforzi di scienziati, giornalisti, illustratori, registi, autorità statali e militari per negoziare il ruolo che la scienza avrebbe dovuto avere nella guerra, nel dopoguerra e, soprattutto, nella percezione della società civile.

Federico Mazzini insegna Digital History presso l’Università di Padova. Si è occupato di storia culturale della prima guerra mondiale (Cose de l'altro mondo, Pisa 2013), di storia della divulgazione scientifica nel primo Novecento e di storia culturale della tecnologia.