« Scippaporta » è una raccolta di brevi racconti scritti nello spirito di un indirizzo culturale che a San Giovanni in Fiore ha avuto il suo primo vaglio critico. E’ cioè l’indicazione di un filone narrativo in cui ha un posto di rilievo l’ambiente che cerca non di liquidarsi nella cultura intellettualizzata o di massa; nella cultura cosiddetta dei « consumi », ma di conservarsi nei suoi valori umani via via che i soggetti di questa cultura raggiungono livelli diversi di civiltà. Anzi proprio in questi « nuovi » traguardi di civiltà, la « vecchia » civiltà contadina del Mezzogiorno riesce ancora a trovare un modo di vivere e fondersi nei moduli e nei simboli del « nuovo » che avanza.Saverio Basile esperimenta appunto la sua vena narrativa in un paesaggio umano tipicamente meridionale in cui può essere tenuto in conto questo criterio di indagine e di ricerca per verificarne la sua validità.