Anni Trenta, isola d’Elba: Gaetano e Cafiero sono costretti a vivere per lunghi periodi su un minuscolo agglomerato di roccia sperduto nel Tirreno settentrionale per il turno di sorveglianza al faro. La forzata solitudine nell’isolotto è aggravata dal fatto che i due, in passato legati da profonda amicizia, non si parlano ormai da anni. Una terribile e prolungata tempesta, mettendo a repentaglio le loro vite, sarà l’occasione per ritrovare il vecchio legame. Ma il ritorno nell’isola riserva brutte sorprese: l’arroganza dei fascisti, galvanizzata dalla squallida figura del podestà, spinge i due faristi a ordire una congiura che coinvolgerà le loro mogli e una coppia di amici. E un sensazionale colpo di scena metterà in luce una realtà davvero difficile da immaginare. Un’inappuntabile ricostruzione storica, una lettura appassionante, ricca di linee narrative che si intersecano nello spazio e nel tempo, una lingua elegante e fluida, capace di passare agevolmente dal registro drammatico a quello comico, senza rinunciare al ritmo e alla suspence.