I giovani, va detto, sono sempre dei grandi rivoluzionari e dei grandi sognatori - con il vigore della gioventù si può fare molto -, e questo vale anche in un’epoca come la nostra, dove spesso i ragazzi vengono considerati alla stregua di una banda di cialtroni. Questa storia inizia su una salita, in una notte di neve, che va verso una chiesetta e un cimitero. E finisce con un punto interrogativo. Ci sono storie e storie che vanno a finire in altre storie, altre vite, altri sogni o amarezze. La vita sa essere bastarda sempre, in ogni stagione, con qualcuno. Ci sono ragazzi che suonano e altri che li stanno ad ascoltare. C’è uno che vuole fare il mago, e intanto impara la vita. C’è una band che diventa cento, mille, centomila band. Perché quattro ragazzi che suonano e sognano di vivere suonando, ci sono e ci sono stati e ci saranno in ogni parte del mondo, in ogni cantina umida e in ogni soffitta polverosa.