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Le venti poesie presenti nel testo, si lasciano commentare da sole, poiché i versi con le loro regole lasciano esprimere nell’immediato il canto dell’emozione e lasciano esprimere l’emozione attraverso il canto perpetuo e la giusta melodia che ne consegue, infondo è proprio questo che i versi consentono con la loro estrema commensura armonica e sentimentale, ma rapida e spesso assurda.I cinque racconti sono il risultato di una presunta prosa, uno sforzo fatto da me quale autore per disegnare e dipingere dei brevi romanzi, che hanno come obiettivo di rappresentare in maniera compattata, direi,…mehr

Produktbeschreibung
Le venti poesie presenti nel testo, si lasciano commentare da sole, poiché i versi con le loro regole lasciano esprimere nell’immediato il canto dell’emozione e lasciano esprimere l’emozione attraverso il canto perpetuo e la giusta melodia che ne consegue, infondo è proprio questo che i versi consentono con la loro estrema commensura armonica e sentimentale, ma rapida e spesso assurda.I cinque racconti sono il risultato di una presunta prosa, uno sforzo fatto da me quale autore per disegnare e dipingere dei brevi romanzi, che hanno come obiettivo di rappresentare in maniera compattata, direi, breve e speditiva, esempi di vita diversa.Un modo per mettere in scena fatti ed esperienze umane, pertinenti sia alla nostra coeva condizione sociale, in questo periodo di pandemia e sia a fatti appartenenti a condizioni di vissuti semplici e complessi di vita quotidiana, ma del secondo millennio, tra la grande guerra, l’alleanza tra monarchia e fascismo, il secondo conflitto mondiale, con il successivo dopoguerra, sino all’ingresso all’anno 1960. Non manca, tra i cinque racconti di prosa una fantastica storia, ambientata tra la fine dell’ottocento e i primi del novecento, a seguito del racconto fattoci dal personaggio “Erminio”, quale immaginato amico del pittore “Amedeo Modigliani”.In realtà abbiamo voluto mettere accosti il verso e la prosa, per esaltarne le diversità di espressione artistico e culturale, l’una melodica e immediata, ma obbligata da regole e schemi, l’altra intransigente e puntigliosa nella descrizione e meno immediata, ma disobbligata verso regole e schemi.Un modo semplice e vantaggioso ai fini della lettura di genere letterario, completa e soddisfacente, verso fatti storici e immaginari, direi reali e suggeriti dall’immaginazione, come nei fatti degni dello scenario mitologico, come un ipotizzato romanzo storico, per dare un compito diverso alle due espressioni del linguaggio scritto e verbale, senza necessitare del linguaggio mediatico.Potrei per rispetto del detto - Ut Picture Poesie - dire che se la poesia è come la pittura, risulta giusto mettere insieme poesia e romanzo, e così si potrà fare a meno della rappresentazione grafica, poiché i versi danno una descrizione chiara del felice momento emozionale di fatti reali o immaginari, senza demandare all’immagine mediatica.La poesia, come la canzone, ha il potere di trasferire nella mente del lettore o di chi ne ascolta il canto, le immagini non rappresentate su di una superficie, giacché le immagini si formano nello schermo dell’immaginazione e della mente emozionata dal verso melodico.Attraverso la melodia dei versi noi ci innamoriamo, ci emozioniamo e vediamo il mare, dove esso non c’è, sentiamo la musica attraverso la melodia dei versi e vediamo le cose inesistenti a seguito dell’immaginaria visione del poeta o dell’autore di versi.Don “Achille” è il sottrattore galantuomo di ricchezze superflue, quelle possedute dai ricchi, per darle ai meno abbietti, sostituendosi così ai governi e ai rappresentanti di questi, in altre parole ai politici, con l’intento del singolo soggetto di ottenere quell’equilibrio sociale mai raggiunto. Non si vuole con tale racconto dare false istruzioni ai giovani e agli umani, poiché percorrere la strada della sottrazione di beni altrui, essa é sempre da perseguire. Anzi nel racconto in maniera satirica si vuole spolverare un vetusto disaggio sociale mai risolto, in altre parole la troppa ricchezza e la troppa povertà. Comunque la presenza di un commissario di polizia un certo “Vannino Cutlaf”, esprimerà a Don “Achille” la sua idea, secondo la quale, l’equità sociale appartenga alla demagogia, se non proprio all’utopia o all’onirico. Forse sarà presunzione, ma - Scrivendo Compattato - vuole essere semplicemente e umilmente tutto questo, ma in particolare vuole sensibilizzare politici e popolazione all’equità sociale e umana.