Se dici noir … pensi subito a fatti truculenti, misteriosi. Ma qui ci troviamo di fronte a una raccolta di racconti per la maggior parte insoliti, per il genere. In essi possiamo trovare perfino dell’ironia e, di certo, sono racconti nei quali la protagonista è l’umanità, nel bene e nel male, nei quali la giustizia spesso non è contemplata e le emozioni hanno il sopravvento sulla razionalità. Ogni storia appartiene a questo mondo, ci è accanto, ci sfiora.
Stefano Pietro Santambrogio ci conduce nei suoi racconti con la solita padronanza dei fatti e la consueta eleganza di stile. L’intreccio è sempre accattivante e la lettura è scorrevole. Non sono, questi, racconti che sul più bello ti voltano le spalle, ti abbandonano con quella nota sensazione di “incompiuto”, di interrotto. Sono piccole storie “compiute” che hanno un inizio e una fine, e anche quando non ce l’hanno ci lasciano appagati, soddisfatti.
Stefano Pietro Santambrogio ci conduce nei suoi racconti con la solita padronanza dei fatti e la consueta eleganza di stile. L’intreccio è sempre accattivante e la lettura è scorrevole. Non sono, questi, racconti che sul più bello ti voltano le spalle, ti abbandonano con quella nota sensazione di “incompiuto”, di interrotto. Sono piccole storie “compiute” che hanno un inizio e una fine, e anche quando non ce l’hanno ci lasciano appagati, soddisfatti.