Può capitare, prima o poi, nel corso della propria esistenza, di trascinarsi, di sentirsi avanzare nelle giornate senza un vero perché. E quando la vita giunge forse a uno snodo critico, si avverte la necessità di una svolta; ma coglierla, per trovare le risposte giuste, pare una chimera. Poi sulle spalle, a peggiorare la situazione, piomba magari anche un evento drammatico. Un classico... Anche per il protagonista, che vorrebbe decisamente cambiare qualcosa, senza però sapere con esattezza che cosa fare. Così cerca intanto di riscoprire le proprie radici e, soprattutto, s'imbatte in un nuovo progetto, quasi folle e di certo ambizioso. L'entusiasmo ricomincia a montare; tornano a fiorire le aspettative e con esse le speranze. Il Cammino di Santiago rappresenta tutto questo e forse anche di più. Ma c'è tanto da fare, a cominciare dalle attrezzature e dall'allenamento. Fare 900 chilometri a piedi, in un mese, non è uno scherzo. Il novello pellegrino parte per la nuova avventura, attraversando strade e storie, senza fare sconti a nessuno, nemmeno a se stesso. Paesaggi, profumi, sapori, emozioni, incontri e sensazioni diventano una specie di diario e di documento quasi filmico, in cui si mischiano ironia, leggerezza, spessore. Uno stile schietto, capace sin dalla prima pagina di coinvolgere il lettore.