Fino a 15-20 anni fa la malattia celiaca era considerata una patologia piuttosto rara, soprattutto al di fuori dell’Europa con un interesse limitato sia dal punto di vista pratico clinico sia dal punto di vista della ricerca scientifica. A partire dagli anni ’80 grazie allo sviluppo della ricerca “di base” orientata sempre di più verso gli aspetti genetici, immunitari e “molecolari” (inizialmente soprattutto nei paesi europei ed in Italia) il progresso conoscitivo conseguente ha condotto in modo graduale (anni ’90) ad un drastico cambiamento della precedente visione “riduttiva” della Malattia Celiaca, portando alla luce il cosidetto iceberg celiaco ed il nuovo paradigma interpretativo.