La Magia è la Scienza e l'Arte di vivere la Vita in conformità con la propria Natura Reale.
(Carlo Dorofatti)
Trasmettere un insegnamento esoterico, ovvero un ordinamento spirituale, è come consegnare una corda: con essa ci si può calare fuori dalla torre, magari farla passare dalla famosa "cruna dell'ago", ma ci si può altresì legare ancora più stretti.
La ritualità - soprattutto nelle sue forme collettive più note - è stata asservita a forze egoiche, emotive e deviate, legate alla ricerca dell'immagine e del potere, completamente fuori controllo. Per cui, essendo comunque una via di disciplina e scoperta di sé di grande valore, per essere recuperata nella sua forma autentica, deve essere profondamente riscoperta, esplorata e dal principio radicata nel Sé Superiore, nell'essenza. Soprattutto va svincolata dalle eggregore che vampirizzano la nostra mente, il nostro cuore e il mondo intero.
Io credo che la ritualità rimanga una via di grande significato formativo. Altresì, sono certo che per recuperarne il senso e il valore autentico debba essere, oggi ancora più di ieri, vissuta con grande profondità e raccoglimento; in privato, nel silenzio e nella propria intimità, protetta da influenze interiori o esteriori che altrimenti allontanano dalla consapevolezza vera di sé e dal senso della propria ricerca.
Per questo motivo i rituali che propongo durante alcuni seminari specifici di approfondimento, così come quelli, più semplici, descritti nel mio Metamorfosi , vanno svolti individualmente, nel pieno e assoluto raccoglimento personale, senza interferenza alcuna. Per essere poi trascesi, ovvero riassorbiti nella pratica della vita consapevole e nel potere di ascesi che ne scaturirà.
L'accostarsi alla via rituale, prima di tutto come ricerca di una sintonia multidimensionale, è un moto individuale che solo successivamente, eventualmente e non necessariamente, potrà beneficiare della condivisione entro un contesto umano ristretto, un "gruppo", che pure va rinnovato rispetto ai paradigmi del passato. Parleremo ancora di questo, più avanti.
La disciplina di vita di cui, in molte occasioni, fornisco i tratti essenziali (le discipline corporee e meditative, il respiro, l'alimentazione, la gestione delle energie vitali, il contatto con la natura e, con questo libro, l'approccio ad una ritualità più complessa), non fa che condurre per via naturale all'incontro con il proprio Sé Superiore e a quella progressiva re-identificazione con quell'essenza che ognuno è veramente prima di identificarsi ingannevolmente con le proprie maschere, il proprio ego, i suoi limiti e le sue paure.
(Carlo Dorofatti)
Trasmettere un insegnamento esoterico, ovvero un ordinamento spirituale, è come consegnare una corda: con essa ci si può calare fuori dalla torre, magari farla passare dalla famosa "cruna dell'ago", ma ci si può altresì legare ancora più stretti.
La ritualità - soprattutto nelle sue forme collettive più note - è stata asservita a forze egoiche, emotive e deviate, legate alla ricerca dell'immagine e del potere, completamente fuori controllo. Per cui, essendo comunque una via di disciplina e scoperta di sé di grande valore, per essere recuperata nella sua forma autentica, deve essere profondamente riscoperta, esplorata e dal principio radicata nel Sé Superiore, nell'essenza. Soprattutto va svincolata dalle eggregore che vampirizzano la nostra mente, il nostro cuore e il mondo intero.
Io credo che la ritualità rimanga una via di grande significato formativo. Altresì, sono certo che per recuperarne il senso e il valore autentico debba essere, oggi ancora più di ieri, vissuta con grande profondità e raccoglimento; in privato, nel silenzio e nella propria intimità, protetta da influenze interiori o esteriori che altrimenti allontanano dalla consapevolezza vera di sé e dal senso della propria ricerca.
Per questo motivo i rituali che propongo durante alcuni seminari specifici di approfondimento, così come quelli, più semplici, descritti nel mio Metamorfosi , vanno svolti individualmente, nel pieno e assoluto raccoglimento personale, senza interferenza alcuna. Per essere poi trascesi, ovvero riassorbiti nella pratica della vita consapevole e nel potere di ascesi che ne scaturirà.
L'accostarsi alla via rituale, prima di tutto come ricerca di una sintonia multidimensionale, è un moto individuale che solo successivamente, eventualmente e non necessariamente, potrà beneficiare della condivisione entro un contesto umano ristretto, un "gruppo", che pure va rinnovato rispetto ai paradigmi del passato. Parleremo ancora di questo, più avanti.
La disciplina di vita di cui, in molte occasioni, fornisco i tratti essenziali (le discipline corporee e meditative, il respiro, l'alimentazione, la gestione delle energie vitali, il contatto con la natura e, con questo libro, l'approccio ad una ritualità più complessa), non fa che condurre per via naturale all'incontro con il proprio Sé Superiore e a quella progressiva re-identificazione con quell'essenza che ognuno è veramente prima di identificarsi ingannevolmente con le proprie maschere, il proprio ego, i suoi limiti e le sue paure.
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