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In Italia l'interesse storiografico per i movimenti antagonisti che hanno permeato la società negli anni Settanta è schiacciato tra il revival sessantottesco, il rapimento Moro e le successive ipotesi dietriste. Tutto il resto di quella storia scompare, sommerso da ricostruzioni approssimative o molto personali. Questo libro prende in esame una delle numerose esperienze organizzate che si resero protagoniste di quella lunga stagione di lotte: i Comitati comunisti per il potere operaio. È una storia breve (si svolge dal 1975 al 1976) ma assolutamente esemplare per i contenuti e la pratica…mehr

Produktbeschreibung
In Italia l'interesse storiografico per i movimenti antagonisti che hanno permeato la società negli anni Settanta è schiacciato tra il revival sessantottesco, il rapimento Moro e le successive ipotesi dietriste. Tutto il resto di quella storia scompare, sommerso da ricostruzioni approssimative o molto personali.
Questo libro prende in esame una delle numerose esperienze organizzate che si resero protagoniste di quella lunga stagione di lotte: i Comitati comunisti per il potere operaio.
È una storia breve (si svolge dal 1975 al 1976) ma assolutamente esemplare per i contenuti e la pratica politica che ha espresso.
La sua conoscenza è da ritenersi fondamentale per chi è interessato a quel periodo della storia italiana: per le origini del gruppo, per i temi politici e organizzativi che ha introdotto nel movimento rivoluzionario del periodo, per gli sviluppi successivi allo scioglimento del gruppo.
Il libro utilizza abbondanza di generi di fonti, ma la ricostruzione è basata per lo più sull'esame di documenti come riviste, volantini e manifesti i cui autori sono gli stessi protagonisti della vicenda.
Questa storia di "Senza tregua" non si limita al solo periodo in cui questo gruppo nasce e muore, ma retrocede nel tempo, andando all'origine delle componenti che gli hanno dato vita, che sono fondalmente due: quella che proviene da "Lotta continua" e quella che deriva da "Potere operaio".
Gli anni Settanta sono stati frettolosamente archiviati, se non addirittura rimossi, ma nonostante sembrino già lontanissimi sono invece ancora relativamente recenti. Questo nuovo contributo di Emilio Mentasti li affronta abbattendo tanti luoghi comuni, e senza fare sconti a nessuno fa parlare i documenti, i quali per loro natura non si prestano facilmente ad essere manipolati anche se danno adito a diverse interpretazioni delle elaborazioni politiche di chi li ha prodotti.