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  • Format: ePub

Questo libro, ricco di illustrazioni e di riferimenti, offre uno sguardo di insieme, sulla letteratura dalle origini dell'Europa primigenia e da Omero al XV secolo, esaustivo e di facile consultazione: si può andare all'autore, al periodo, oppure leggerlo di seguito, come un appassionante romanzo i cui protagonisti sono tanti studiosi e letterati che hanno costruito l'Europa delle lettere.
A guisa di riepilogo, come un vetusto "bigino", ci è consentito di sapere senza tedio: adattissimo agli studenti liceali o universitari; gradevolissimo per gli appassionati di letteratura e di storia;
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Produktbeschreibung
Questo libro, ricco di illustrazioni e di riferimenti, offre uno sguardo di insieme, sulla letteratura dalle origini dell'Europa primigenia e da Omero al XV secolo, esaustivo e di facile consultazione: si può andare all'autore, al periodo, oppure leggerlo di seguito, come un appassionante romanzo i cui protagonisti sono tanti studiosi e letterati che hanno costruito l'Europa delle lettere.
A guisa di riepilogo, come un vetusto "bigino", ci è consentito di sapere senza tedio: adattissimo agli studenti liceali o universitari; gradevolissimo per gli appassionati di letteratura e di storia; utilissimo ai meno giovani per ricordare i pilastri della storia letteraria appresa in gioventù; un veloce blocco note per gli studiosi.


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Autorenporträt
Il peccato originale che sta alla base della mia esistenza fu veramente un peccato originale: originale nel senso che fu straordinario; peccato nel senso che fu goduto con l'anima e il corpo, consumato fino in fondo, ed espiato amaramente.
Mia madre si concedette a mio padre per amore. Il matrimonio venne dopo e fu una festa, ma l'amore che cantava nell'anima a mia madre e il godimento che ne aveva acceso il corpo erano ben altro. Alla festa parteciparono tutta la via e alcune strade vicine. Ci fu chi mandò fiori, benevolmente bianchi, e chi regalò le solite cose, accuratamente prive di allusioni all'antefatto. Però un'amica donò un paio di calzerotti da neonato, fatti all'uncinetto: l'affetto con cui li aveva confezionati lei stessa non bastò a salvarla e fu esclusa dalla lista degli invitati.
Ci fu un accenno di viaggio di nozze, e poi la vita, lieta ma dura. Mio padre lavorava quando c'era lavoro e mia madre aprì bottega. Soldi ne giravano pochi e quasi sempre nella direzione sbagliata: tondi com'erano, parevano più propensi a rotolar via che verso il cassetto del comò, regalato dalla nonna a custodire il tesoretto e i lini di casa.
Dal giorno del matrimonio il peccato non era più considerato tale, e mia madre notò che quella modifica formale era l'unica differenza. Lo disse a mio padre, che ne rise. E continuarono prosperosamente a peccare, senza più peccare.
Torniamo a noi. Quando il tempo si compì, fu mandata a chiamare la levatrice. La casa fu piena di donne anziane dallo scialle nero, come s'usava, e ognuna si dava d'attorno. Mio padre non capiva il trambusto. Che ci stava a fare la levatrice, pensava, a dieci lire l'ora, se poi lavoravano le altre. Si ritirò in camera e restò in attesa, dritto alla finestra, quella che dava sul miglior panorama che si potesse concepire: davanti, oltre la larghezza del vicolo, aveva il muro che regge il terrapieno della ferrovia, da cui uscivano cespi d'erba parietaria. Sopra si sentivano passare i treni di tratto in tratto. Al di là egli sapeva che c'era il letto del torrente e poi il bosco dell'abbazia. Si rappresentava il greto animato dai passatori di rena, dai cavalli e carrettieri che trasportavano la sabbia, da qualche figliola china sui panni. Alzando mentalmente lo sguardo, poteva figurarsi il boschetto, penetrandone l'ombra fino a scorgere le bacche fra l'erba. Seguendo invece la corrente giungeva al mare: lì nessuna meta era preclusa. Bastava desiderarla. Fortunata finestra, la ...