Sera è la raccolta d’esordio di Anna Ahmàtova, pubblicata nel marzo 1912 in una tiratura di trecento copie da Ceh poètov, casa editrice acmeista fondata poco prima da Gumilëv. Era stato Gumilëv, colpito dalle poesie della giovane moglie, ad avere l'idea di pubblicare una raccolta di liriche. La prefazione era scritta da Kuzmìn, la grafica curata da Sergej Gorodéckij. Ahmàtova affrontò con timore e orgoglio il suo esordio, che subito attirò l'attenzione dei critici.
Uno dei motivi chiave della raccolta è l'infanzia, contrapposta al presente, percepito come un periodo di tristezza, di separazione, di tramonto (da qui uno dei fondamenti simbolici del titolo Sera). L'eroina lirica riflette spesso sull'amore: e la poesia «Amore» apre la raccolta. Composta da tre strofe, è dominata da parole che esprimono sentimenti diversi: da un lato, stati d'animo teneri e intimi – «colomba», «bianca finestra», «gioia», dall'altro lato un senso di tentazione, di seduzione – «un serpente a spirale», «nel chiaro di brina», «paura però fa scovarlo / se ancor non conosci il sorriso». La raccolta si compone di tre parti: La prima, che inizia con la poesia «Amore» (comprende testi come «Il bimbo la cornamusa suona...», «L'amore conquista col trucco...», «Sotto il voile nero strinsi le mani....», «Muore nel cuore il segno del sole...», «In alto in cielo ingrigia quella nube...», «Porta semiaperta,...», «Vuoi sapere com’è successo?...», è dedicata al tormento amoroso dell'eroina lirica; la seconda parte inizia con la poesia «Tradimento» e comprende «Mi diverti da ubriaco», «Durante la notte bianca», «Pungiglione di serpe non è, devi credermi» e altri), e la terza parte è preceduta dalla poesia «Alla musa». La terza parte è in parte dedicata a ricordi di personaggi che hanno influenzato la visione creativa dell’autrice, come ad esempio «Imitazione di Innokéntij Ànnenskij».
Al momento della pubblicazione del libro Sera, Ahmàtova aveva scritto circa duecento poesie: la maggior parte furono quindi escluse dalla pubblicazione.
Uno dei motivi chiave della raccolta è l'infanzia, contrapposta al presente, percepito come un periodo di tristezza, di separazione, di tramonto (da qui uno dei fondamenti simbolici del titolo Sera). L'eroina lirica riflette spesso sull'amore: e la poesia «Amore» apre la raccolta. Composta da tre strofe, è dominata da parole che esprimono sentimenti diversi: da un lato, stati d'animo teneri e intimi – «colomba», «bianca finestra», «gioia», dall'altro lato un senso di tentazione, di seduzione – «un serpente a spirale», «nel chiaro di brina», «paura però fa scovarlo / se ancor non conosci il sorriso». La raccolta si compone di tre parti: La prima, che inizia con la poesia «Amore» (comprende testi come «Il bimbo la cornamusa suona...», «L'amore conquista col trucco...», «Sotto il voile nero strinsi le mani....», «Muore nel cuore il segno del sole...», «In alto in cielo ingrigia quella nube...», «Porta semiaperta,...», «Vuoi sapere com’è successo?...», è dedicata al tormento amoroso dell'eroina lirica; la seconda parte inizia con la poesia «Tradimento» e comprende «Mi diverti da ubriaco», «Durante la notte bianca», «Pungiglione di serpe non è, devi credermi» e altri), e la terza parte è preceduta dalla poesia «Alla musa». La terza parte è in parte dedicata a ricordi di personaggi che hanno influenzato la visione creativa dell’autrice, come ad esempio «Imitazione di Innokéntij Ànnenskij».
Al momento della pubblicazione del libro Sera, Ahmàtova aveva scritto circa duecento poesie: la maggior parte furono quindi escluse dalla pubblicazione.