Dimitri Landeschi ricostruisce in questo suo lavoro le vicende biografiche di quattro figure femminili appartenute alla famiglia Giulio-Claudia e vissute a Roma circa duemila anni fa. Sempre e ovunque condannate per i vizi di cui tanta storiografia offrì generosamente i dettagli, le protagoniste sono Giulia Maggiore, Messalina, Agrippina Minore e Poppea. L’intento dell’autore consiste nel reinterpretare i dati forniti dalla storiografia ufficiale in relazione a studi storici più attuali, con una buona dose di arguzia e senza pedanteria accademica.Quel che ne risulta è un saggio snello, ma incisivo, dal carattere divulgativo, destinato a chi voglia interrogarsi sull’attendibilità delle fonti, nella convinzione che la Storia sia “costituita da tanti tasselli da ricomporre pazientemente, soppesandone con mente sgombra da pregiudizi le infinite sfumature.”Ciascuna figura femminile è descritta anche alla luce della situazione politica in cui visse e dell’ambiente familiare che la circondò, con rimandi a consuetudini individuali e usi sociali. Di queste donne si ha, al termine della lettura, “un’immagine meno negativa e stereotipata”, che pure dà la misura di quanto queste donne fossero ribelli, anticonformiste, disinvolte come uomini, del tutto dissimili da quella rappresentazione della donna romana educata per essere prima di tutto una mater familias. E, dunque, consegnate alla Storia come scandalose.